Il «lunari» per il 2004, ricordando il culto per i santi, le cui radici che affondano fino agli albori dell’era cristiana, raccoglie e presenta numerose immagini (complessivamente sono 38), dedicate a santi e ad eventi sacri. Ogni immagine è accompagnata da una nota informativa.
“Chi ama il Signore ama anche i santi” recita un antico proverbio; essi infatti sono considerati da sempre modelli esemplari di vita cristiana, ma soprattutto intermediari tra cielo e terra, tra Dio e l’uomo.
Il culto per i santi ha radici che affondano fino agli albori dell’era cristiana, mentre il calendario iniziò ad accogliere i loro nomi a partire dal XII secolo.
Le loro figure in alcuni casi ci sono familiari, vedendone un’immagine li riconosciamo immediatamente; altri ci sono quasi sconosciuti, difficili da identificare. Eppure i loro nomi sono legati a chiese (San Rocco, Sant1Anna, Sant’Ignazio…), a vie (via san Giovanni, via santa Chiara...), a piazze (piazza sant’Antonio…), a paesi (San Pietro, San Lorenzo...) ed a tutti noi cristiani che con il sacramento del Battesimo abbiamo ricevuto uno o più nomi di santi che per tutta la vita ci proteggeranno.
Tutte le associazioni e le corporazioni hanno il proprio santo protettore, ma non sono da trascurare le devozioni particolari per santi invocati contro le malattie o protettori contro le sventure. Anche ogni ordine religioso ha il proprio santo che può essere il fondatore o un suo seguace. Giorno dopo giorno il Calendario romano generale ci ricorda i santi di importanza universale che sono celebrati obbligatoriamente, ed altri, che pur iscritti nel calendario, sono celebrati facoltativamente ed il loro culto è lasciato ad ogni Chiesa o nazione o famiglia religiosa in particolare.
Il giorno di Ognissanti, il 1 ° novembre, li festeggiamo tutti e li invochiamo: sono circa 5.000.
Liliana Mlakar
“Chi ama il Signore ama anche i santi” recita un antico proverbio; essi infatti sono considerati da sempre modelli esemplari di vita cristiana, ma soprattutto intermediari tra cielo e terra, tra Dio e l’uomo.
Il culto per i santi ha radici che affondano fino agli albori dell’era cristiana, mentre il calendario iniziò ad accogliere i loro nomi a partire dal XII secolo.
Le loro figure in alcuni casi ci sono familiari, vedendone un’immagine li riconosciamo immediatamente; altri ci sono quasi sconosciuti, difficili da identificare. Eppure i loro nomi sono legati a chiese (San Rocco, Sant1Anna, Sant’Ignazio…), a vie (via san Giovanni, via santa Chiara...), a piazze (piazza sant’Antonio…), a paesi (San Pietro, San Lorenzo...) ed a tutti noi cristiani che con il sacramento del Battesimo abbiamo ricevuto uno o più nomi di santi che per tutta la vita ci proteggeranno.
Tutte le associazioni e le corporazioni hanno il proprio santo protettore, ma non sono da trascurare le devozioni particolari per santi invocati contro le malattie o protettori contro le sventure. Anche ogni ordine religioso ha il proprio santo che può essere il fondatore o un suo seguace. Giorno dopo giorno il Calendario romano generale ci ricorda i santi di importanza universale che sono celebrati obbligatoriamente, ed altri, che pur iscritti nel calendario, sono celebrati facoltativamente ed il loro culto è lasciato ad ogni Chiesa o nazione o famiglia religiosa in particolare.
Il giorno di Ognissanti, il 1 ° novembre, li festeggiamo tutti e li invochiamo: sono circa 5.000.
Liliana Mlakar