Il centenario del Seminario Minore di Gorizia
In occasione del centenario dalla dedicazione del Seminario Minore di Gorizia – 6 ottobre 1912 – il Centro per le Tradizioni ha voluto dedicare tutto il calendario alle immagini, per lo più inedite, della poderosa struttura che oggi è sede dell’Università degli Studi di Trieste.
CENTO ANNI DALLA DEDICAZIONE DEL SEMINARIO MINORE
Il solenne e maestoso edificio del seminario minore era già stato pensato dall’Arcivescovo card. Giacomo Missia nel 1898, infatti la costruzione doveva sorgere in un appezzamento di quindici ettari accanto alla Villa Boeckmann (già Strassoldo, già Semblar) acquistato per la considerevole cifra di 243 mila corone.
Il progetto venne affidato al noto padre benedettino del convento di Seckau in Stiria, Anselmo Werner, che aveva già progettato altri seminari e monasteri in Austria e Germania, e prevedeva un edificio a forma di “E” (Eucaristia). La proposta di padre Werner venne accettata dal “senato arcivescovile” il 1 luglio 1908, l’ufficio tecnico approvò rapidamente (l’8 novembre 1908) e negli ultimi mesi di quell’anno si procedette a disboscare il terreno e si allestirono a Valvolciana apposite fornaci per la cottura dei mattoni. I lavori furono condotti dal capomastro goriziano
Anton Mauer e il 30 novembre del 1908 fu posta la prima pietra.
Alla fine del 1909 il rustico aveva raggiunto il primo piano e furono edite cartoline illustrate col progetto dell’edificio proprio per la raccolta di fondi. Nel maggio del 1910 si raggiunse il terzo piano e si provvide alla complessa copertura della torre affidata al carpentiere Weissbacher della ditta Lehner di Lubiana. La torre fu gravemente
danneggiata durante il primo conflitto mondiale.
Il 19 ottobre del 1910 fu collocata all’altezza di 53 metri, proprio sopra la torre, una croce dorata eseguita dal mastro lattoniere Giovanni Gregorig.
Nel 1911 furono eseguiti i lavori di rifinitura e il 10 agosto del 1911 fu completata la copertura dell’ala frontale e della torre, sicché si poté fare il classico “licof”.
L’edifico di sviluppava per 139 metri di lunghezza e con la croce d’oro la torre raggiungeva i 53 metri e 60 centimetri. C’era grande interesse per le novità tecniche utilizzate e per la bellezza dei particolari, sia della chiesa, che aveva la forma di una basilica con transetto, sia delle pitture e degli Sgraffiti: vi erano raffigurati i patroni dell’arcidiocesi, i santi Ermacora e Fortunato.
La dedicazione avvenne più di anno dopo, il 6 ottobre del 1912.
Vanni Feresin
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Testi e ideazione: a cura di Vanni Feresin e Laura Madriz Macuzzi
Fotografie: Gianni Simonelli, Istituto Storia Sociale e Religiosa di Gorizia, Biblioteca del Seminario Teologico di Gorizia, Circolo Fotografico Isontino, Roberto Elifani
Correttore di bozze: Giuseppe Marchi
Stampa: Grafica Goriziana, Gorizia 2011
CENTO ANNI DALLA DEDICAZIONE DEL SEMINARIO MINORE
Il solenne e maestoso edificio del seminario minore era già stato pensato dall’Arcivescovo card. Giacomo Missia nel 1898, infatti la costruzione doveva sorgere in un appezzamento di quindici ettari accanto alla Villa Boeckmann (già Strassoldo, già Semblar) acquistato per la considerevole cifra di 243 mila corone.
Il progetto venne affidato al noto padre benedettino del convento di Seckau in Stiria, Anselmo Werner, che aveva già progettato altri seminari e monasteri in Austria e Germania, e prevedeva un edificio a forma di “E” (Eucaristia). La proposta di padre Werner venne accettata dal “senato arcivescovile” il 1 luglio 1908, l’ufficio tecnico approvò rapidamente (l’8 novembre 1908) e negli ultimi mesi di quell’anno si procedette a disboscare il terreno e si allestirono a Valvolciana apposite fornaci per la cottura dei mattoni. I lavori furono condotti dal capomastro goriziano
Anton Mauer e il 30 novembre del 1908 fu posta la prima pietra.
Alla fine del 1909 il rustico aveva raggiunto il primo piano e furono edite cartoline illustrate col progetto dell’edificio proprio per la raccolta di fondi. Nel maggio del 1910 si raggiunse il terzo piano e si provvide alla complessa copertura della torre affidata al carpentiere Weissbacher della ditta Lehner di Lubiana. La torre fu gravemente
danneggiata durante il primo conflitto mondiale.
Il 19 ottobre del 1910 fu collocata all’altezza di 53 metri, proprio sopra la torre, una croce dorata eseguita dal mastro lattoniere Giovanni Gregorig.
Nel 1911 furono eseguiti i lavori di rifinitura e il 10 agosto del 1911 fu completata la copertura dell’ala frontale e della torre, sicché si poté fare il classico “licof”.
L’edifico di sviluppava per 139 metri di lunghezza e con la croce d’oro la torre raggiungeva i 53 metri e 60 centimetri. C’era grande interesse per le novità tecniche utilizzate e per la bellezza dei particolari, sia della chiesa, che aveva la forma di una basilica con transetto, sia delle pitture e degli Sgraffiti: vi erano raffigurati i patroni dell’arcidiocesi, i santi Ermacora e Fortunato.
La dedicazione avvenne più di anno dopo, il 6 ottobre del 1912.
Vanni Feresin
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Testi e ideazione: a cura di Vanni Feresin e Laura Madriz Macuzzi
Fotografie: Gianni Simonelli, Istituto Storia Sociale e Religiosa di Gorizia, Biblioteca del Seminario Teologico di Gorizia, Circolo Fotografico Isontino, Roberto Elifani
Correttore di bozze: Giuseppe Marchi
Stampa: Grafica Goriziana, Gorizia 2011