logo desktop
logo mobile
 
HOME
PUBBLICAZIONI
ARTICOLI
AUTORI
ICONOGRAFIA
INFO
Generalità
Pubblicazioni
Articoli/contributi informativi
Autori
Iconografia
Diario
CONTATTI
Comunica con noi
Privacy Policy
Cookie Policy
  • HOME
  • PUBBLICAZIONI
  • ARTICOLI
  • AUTORI
  • ICONOGRAFIA
  • INFO
    • Generalità
    • Pubblicazioni
    • Articoli/contributi informativi
    • Autori
    • Iconografia
    • Diario
  • CONTATTI
    • Comunica con noi
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy

LA RICERCA NON HA PRODOTTO RISULTATI
pubblicazioni articoli iconografia autori audio eventi pillole di storia personalità
SELEZIONE CORRENTE: CATEGORIA PUBBLICAZIONE=LUNARI PAL
risultati: 43
RICERCA CORRENTE:
HOME > INDICE DELLE PUBBLICAZIONI:LUNARI PAL 1984
LUNARI PAL 1984
anno di pubblicazione: 1984 | categoria pubblicazione: LUNARI PAL
vedo_tag_icon
indice
stampa
Indice articoli e contenuti:
Copertina
Zenár, Fevrár 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
FEBBRAIO GENNAIO
Marz, Avríl 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
APRILE MARZO
Maj, Zuin 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
GIUGNO MAGGIO
Luj, Agòst 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
AGOSTO LUGLIO
Setèmbar, Otòbar 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
OTTOBRE SETTEMBRE
Novèmbar, Dizèmbar 1984
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
DICEMBRE NOVEMBRE
Pagina informativa
Riepilogo tag associati alla pubblicazione
tag redazionali personalità e personaggi
tag redazionali luoghi e località
tag redazionali altri tag
AGOSTO APRILE DICEMBRE FEBBRAIO GENNAIO GIUGNO LUGLIO MAGGIO MARZO NOVEMBRE OTTOBRE SETTEMBRE
RISULTATI SELEZIONE
SELEZIONE CORRENTE***:
TEMA=LUNARI PAL (risultati: 43)
LUNARI PAL 2023
LUNARI PAL 2022
LUNARI PAL 2021
LUNARI PAL 2020
LUNARI PAL 2019
LUNARI PAL 2018
LUNARI PAL 2017
LUNARI PAL 2016
LUNARI PAL 2015
LUNARI PAL 2014
LUNARI PAL 2013
LUNARI PAL 2012
LUNARI PAL 2011
LUNARI PAL 2010
LUNARI PAL 2009
LUNARI PAL 2008
LUNARI PAL 2007
LUNARI PAL 2006
LUNARI PAL 2005
LUNARI PAL 2004
LUNARI PAL 2003
LUNARI PAL 2002
LUNARI PAL 2001
LUNARI PAL 2000
LUNARI PAL 1999
LUNARI PAL 1998
LUNARI PAL 1997
LUNARI PAL 1996
LUNARI PAL 1995
LUNARI PAL 1994
LUNARI PAL 1993
LUNARI PAL 1992
LUNARI PAL 1991
LUNARI PAL 1990
LUNARI PAL 1989
LUNARI PAL 1988
LUNARI PAL 1987
LUNARI PAL 1986
LUNARI PAL 1985
LUNARI PAL 1984
LUNARI PAL 1983
LUNARI PAL 1982
LUNARI PAL 1981
Le illustrazioni che corredano il Lunari pal 1984 sono tratte da xilografie del prof. Tranquillo Marangoni, appartenenti alla collezione del il dott. Giovanni Cossar. Le note storiche sono opera del rag. Luciano Spangher.
All'esterno della «Grapa», cioè del fossato che cingeva la città murata che si era venuta sviluppando ai piedi del colle del Castello e, con più precisione, nella campagna che si estende a sud della porta del Carso (la cui torre è tuttora esistente), si era pian piano creato un nuovo insediamento i cui abitanti, tutti agricoltori, espressero ben presto il desiderio di ottenere l'erezione di un'idonea casa per il culto.

La richiesta venne in breve accolta dalle autorità ecclesiastiche del tempo e infatti il 19.9.1497 queste concessero il proprio parere favorevole per l'erezione di una cappella dedicata ai Santi Sebastiano martire e Rocco confessore in località «…sotto la Torre di Gorizia...», come detto nel documento.

Fra gli altri, contribuirono con larghezza di mezzi per la sua costruzione i nobili Febo, Giovanni e Nicolò della Torre e la nuova cappella venne consacrata da Daniele de Rubeis, vescovo di Caorle e vicario del patriarca d'Aquileia Marino Grimani.

La chiesetta venne dotata di un bellissimo altare ligneo ed in questo modo i bisogni religiosi degli abitanti vennero soddisfatti e la cappella assiduamente frequentata, tanto che, per concessione dei parroci della pieve madre di S. Ilario e Taziano (il Duomo), vi si· celebrarono spesso anche i battesimi e gli sposalizi. Essendo aumentati di numero gli abitanti della nuova frazione goriziana, poco dopo il '600 vennero portati a compimento nuovi lavori di ampliamento ed adattamento della chiesa.

Uno dei motivi che aveva spinto avanti l'iniziativa va però ricercato anche nel fatto che la città era appena uscita da una gravissima pestilenza (peste bubbonica del 1623), e che i goriziani volevano così esprimere il loro ringraziamento al Signore ed a San Rocco. La nuova chiesa ed il nuovo altare di marmo (che sostituì quello guasto di legno), vennero consacrati nel 1637.

Una nuova pestilenza, stavolta molto più grave, nel 1682, riportò alle cronache la chiesa di S. Rocco che, il 7.2.1683, vide una moltitudine di quattromila cittadini recarsi in processione per ringraziare Dio e il Santo per lo scampato pericolo. Per l'occasione venne anche coniata una medaglia in piombo da appendere al collo.

Nel 1851 il borgo e la piazza vennero sistemati dal comune e nel 1909 quest'ultima venne nuovamente abbellita con l'erezione di una fontana pubblica (dono di Antonio Lasciac), che sostituì il vecchio pozzo dei patriarchi.
Nel 1898 venne invece rifatta la facciata della chiesa, in stile ionico, su progetto dell'ing. Giovanni Brisco.

All'interno della chiesa degne di nota sono la tela dell'altare maggiore (presumibilmente della scuola di Palma il Giovane), restaurata da G.M. Lichtenreit nel 1769 e la Via Crucis di A. Paroli (1750-1760).

La chiesa, che è sede parrocchiale, possiede i registri dei nati dal 1798, dei matrimoni dal 1785 e dei morti dal 1784.
 
All'esterno della «Grapa», cioè del fossato che cingeva la città murata che si era venuta sviluppando ai piedi del colle del Castello e, con più precisione, nella campagna che si estende a sud della porta del Carso (la cui torre è tuttora esistente), si era pian piano creato un nuovo insediamento i cui abitanti, tutti agricoltori, espressero ben presto il desiderio di ottenere l'erezione di un'idonea casa per il culto.

La richiesta venne in breve accolta dalle autorità ecclesiastiche del tempo e infatti il 19.9.1497 queste concessero il proprio parere favorevole per l'erezione di una cappella dedicata ai Santi Sebastiano martire e Rocco confessore in località «…sotto la Torre di Gorizia...», come detto nel documento.

Fra gli altri, contribuirono con larghezza di mezzi per la sua costruzione i nobili Febo, Giovanni e Nicolò della Torre e la nuova cappella venne consacrata da Daniele de Rubeis, vescovo di Caorle e vicario del patriarca d'Aquileia Marino Grimani.

La chiesetta venne dotata di un bellissimo altare ligneo ed in questo modo i bisogni religiosi degli abitanti vennero soddisfatti e la cappella assiduamente frequentata, tanto che, per concessione dei parroci della pieve madre di S. Ilario e Taziano (il Duomo), vi si· celebrarono spesso anche i battesimi e gli sposalizi. Essendo aumentati di numero gli abitanti della nuova frazione goriziana, poco dopo il '600 vennero portati a compimento nuovi lavori di ampliamento ed adattamento della chiesa.

Uno dei motivi che aveva spinto avanti l'iniziativa va però ricercato anche nel fatto che la città era appena uscita da una gravissima pestilenza (peste bubbonica del 1623), e che i goriziani volevano così esprimere il loro ringraziamento al Signore ed a San Rocco. La nuova chiesa ed il nuovo altare di marmo (che sostituì quello guasto di legno), vennero consacrati nel 1637.

Una nuova pestilenza, stavolta molto più grave, nel 1682, riportò alle cronache la chiesa di S. Rocco che, il 7.2.1683, vide una moltitudine di quattromila cittadini recarsi in processione per ringraziare Dio e il Santo per lo scampato pericolo. Per l'occasione venne anche coniata una medaglia in piombo da appendere al collo.

Nel 1851 il borgo e la piazza vennero sistemati dal comune e nel 1909 quest'ultima venne nuovamente abbellita con l'erezione di una fontana pubblica (dono di Antonio Lasciac), che sostituì il vecchio pozzo dei patriarchi.
Nel 1898 venne invece rifatta la facciata della chiesa, in stile ionico, su progetto dell'ing. Giovanni Brisco.

All'interno della chiesa degne di nota sono la tela dell'altare maggiore (presumibilmente della scuola di Palma il Giovane), restaurata da G.M. Lichtenreit nel 1769 e la Via Crucis di A. Paroli (1750-1760).

La chiesa, che è sede parrocchiale, possiede i registri dei nati dal 1798, dei matrimoni dal 1785 e dei morti dal 1784.
 


► HOME
► PUBBLICAZIONI
► ARTICOLI
► AUTORI
► ICONOGRAFIA
INFO
► Generalità
► Pubblicazioni
► Articoli/contributi informativi
► Autori
► Iconografia
► Diario
CONTATTI
► Comunica con noi
► Privacy Policy
► Cookie Policy

CatalEdit BorcSanRoc
info@cataledit.borcsanroc.it

Privacy Policy - Cookie Policy
 
Questo sito NON utilizza cookie di profilazione. Previo consenso, si possono utilizzare plugin per condividere contenuti con social media e sistemi per le statistiche sugli accessi. Per approfondire leggi l'informativa Cookie Policy

  rifiuto accetto
tecnici: indispensabili per il corretto funzionamento del sito
funzionali: consentono di gestire funzioni di supporto per i contenuti del sito (visualizzazione mappe Google)
plugin social: utilizzati per condividere contenuti ()
plugin YouTube: utilizzato per la visualizzaione dei filmati
statistiche accessi: ShinyStat