Il paese di San Floriano, occupato dagli italiani alla fine di maggio, venne pressoché raso al suolo dalle artiglierie austriache nel corso dell'estate 1915 durante le prime due battaglie sull'Isonzo che si svolsero in maniera cruenta sui dossi verso Oslavia. Il campanile, osservatorio dell'artiglieria italiana, fu ripetutamente colpito come pure la chiesa. Il colpo di grazia lo ricevette da un colpo di un grosso obice da 305 mm posizionato nel bosco del Panovitz. L'osservatorio fu trasferito a Quisca, in posizione più protetta.
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