L'ottocentesca «Mappa Suppletoria» della città di Gorizia (foglio 5) custodita all'Archivio di Stato di Gorizia, in unione alla «Specifica delle case» del Della Bona, ha consentito di localizzare due case che (nell'anno 1770) erano di proprietà di Antonio Giglio. Si tratta della casa n.226 di piazza Corno (oggi n.9 di piazza de Amicis) e la casa n.232 della Braida Vaccana o Vacana (oggi corrispondente alla casa n.13 di piazza de Amicis). La Braida Vaccana designava l'area compresa fra le odierne via Favetti e Formica e formava una minuscola giurisdizione, concessa nel 1662 dall'Imperatore Leopoldo I al vescovo di Pedena (poi di Trieste) Francesco Massimiliano Vaccano. Da questi il nome.
FONTE:
Archivio di Stato di Gorizia, «Specifica delle case» del Della Bona
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